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Nuova sede a Pordenone per il laboratorio NuMe

Nuova sede a Pordenone per il laboratorio NuMe

Il laboratorio NuMe studia i nuovi media al Consorzio universitario di Pordenone.
Una stampante 3D nel laboratorio NuMe.

Il Consorzio universitario di Pordenone continua a crescere. L’ultima struttura aperta nella struttura di via Prasecco, è il laboratorio NuMe (Research Laboratory For New Media).

 

Si occuperà della ricerca negli ambiti più innovativi della comunicazione, dall’impatto degli smartphone sulla vita quotidiana all’uso della robotica educativa nelle scuole.
Le attrezzature già presenti, tra cui droni, stampanti 3D e una serie di robot, saranno implementate nelle prossime settimane con hardware e nuove tecnologie per la didattica, destinate in particolare agli studi sulle disabilità e sulla robotica sociale.

Il taglio del nastro.

Il NuMe è un altro fiore all’occhiello per Pordenone. E, come ha sottolineato il direttore del Consorzio universitario, Andrea Zanni, il NuMe «rappresenta un’ulteriore preziosa risorsa a disposizione del territorio. L’obiettivo, ora, è quello di far conoscere alle istituzioni e al territorio le potenzialità di questo nuovo laboratorio, affinché diventi un punto di riferimento anche per il tessuto industriale e sociale pordenonese».
Tra gli obiettivi di strutture come questa, c’è il supporto per attività innovative che riguardano la piccola e media impresa locale, ma anche realtà come amministrazioni o enti impegnati nel sociale.

Leopoldina Fortunati, coordinatrice del gruppo di ricerca del laboratorio NuMe, ha spiegato che «tra le ricerche portate avanti dagli assegnisti, una da ricordare riguarda l’autismo adulto, avviata in collaborazione con l’Azienda sanitaria». La letteratura scientifica su questo argomento, infatti, è quasi inesistente, a differenza di quella per il disturbo nei bambini che può già contare su molte pubblicazioni.

L’inaugurazione.

Un altro ambito su cui il team di ricerca del NuMe ha iniziato a lavorare riguarda la diffusione dell’antisemitismo nelle scuole e lo studio di fenomeni di bullismo nei confronti dei bambini ebrei.
Episodi di questo tipo hanno ricominciato ad emergere e, come ha spiegato Leopoldina Fortunati, «si stanno drammaticamente evidenziando dopo l’avvento dell’Isis».

L’accordo tra la direzione del Consorzio universitario e l’ateneo di Udine dà una nuova possibilità agli studenti dei corsi promossi dal capoluogo friulano. Il direttore del Centro polifunzionale di Pordenone, Gian Luca Foresti, ha evidenziato come l’apertura di un nuovo laboratorio segni un passo significativo per gli studenti e i ricercatori dei corsi di Scienze e tecnologie multimediali, Comunicazione multimediale e Tecnologia dell’informazione.