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Dal 2015 scatta la rivoluzione: con Erasmus+ si va oltre l’Europa

Dal 2015 scatta la rivoluzione: con Erasmus+ si va oltre l’Europa

Anno nuovo, Erasmus nuovo. Dal 2015, infatti, è scattata una rivoluzione che cambia il volto del programma di mobilità internazionale studentesca.Erasmus+ allarga orizzonti e confini del progetto che dal 1987 a oggi ha permesso a milioni di giovani europei di trascorrere un periodo di studio in un paese diverso da quello di provenienza, dando la possibilità di scegliere anche nazioni extra-europee e andando oltre gli studenti universitari. A Erasmus+ potranno partecipare non solo quanti frequentano un corso universitario, ma anche docenti e altro personale accademico.

Non ci sarà solo lo studio in Erasmus+. La nuova veste del programma comunitario prevede che si possano anche frequentare master per conseguire titoli congiunti Erasmus Mundus e che si possano realizzareprogetti di cooperazione tra istituti d’istruzione superiore di vari paesi con il coinvolgimento anche di partner non accademici. Lo scopo perseguito è quello di creare dei legami forti con la società e il mondo produttivo che possano tradursi in opportunità lavorative per i partecipanti.

Con Erasmus+, inoltre, ci saranno risorse destinate anche agli studenti impegnati in percorsi afferenti all’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) e Scuole Superiori per Mediatori Linguistici. In concreto, a disposizione dell’Italia ci saranno 12 milioni di euro in più rispetto al passato per finanziare periodi di studio, stage e docenza.

Per presentare tutte queste nuove opportunità è stata organizzata dall’Agenzia Erasmus+ Indire una due giorni (15 e 16 gennaio) al Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano dal titolo “ERASMUS+ 2015: la Dimensione Internazionale dell’Istruzione Superiore”. All’evento parteciperanno rappresentanti della Commissione europea, l’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, l’Audiovisivo e la Cultura, il MIUR  e 150 rappresentanti di atenei italiani e internazionali. L’iniziativa, spiega Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+ Indire, vuole far conoscere la nuova versione del programma comunitario il cui obiettivo è “attrarre studenti e docenti verso le università europee, sostenendole nella competizione con il mercato mondiale dell’istruzione superiore e allo stesso tempo ampliare il raggio di destinazioni possibili per gli studenti ed i docenti d’Europa con un apertura verso i Paesi del resto del mondo”.

[via Universita.it]