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Università online, le piattaforme migliori per imparare a distanza

Università online, le piattaforme migliori per imparare a distanza

Nel mondo della formazione universitaria c’è grande fermento, stiamo assistendo all’aumento esponenziale delle opportunità offerte agli studenti di frequentare corsi in modalità distance learning. Per rispondere alle esigenze di quanti hanno bisogno di formazione specialistica e certificata, l’e-learning sta diventando un campo chiave, diffondendosi su larga scala e incrementando le sue possibilità.

Dal momento in cui due anni fa è decollato il fenomeno dei MOOC – in un famoso articolo il New York Times definisce il 2012 come l’anno dei MOOC – sono nate numerose piattaforme in cui gli studenti possono trovare corsi da seguire, tra cui Canvas Network negli Stati Uniti, FutureLearn nel Regno Unito e iversity in Germania. Ma già nel 2012 tre organizzazioni – UdacityedXCoursera – dominavano la scena: hanno il più grande catalogo di corsi ed è con queste piattaforme che la maggior parte degli studenti – compresa la sottoscritta – hanno fatto la loro prima esperienza con un MOOC.

Cos’è un MOOC e dove sono disponibili

I Mooc – acronimo di Massive Online Open Courses – sono corsi di massa generalmente di grado universitario che si distinguono per avere un accesso aperto attraverso Internet, essere interattivi, rilasciare un certificato a completamento del corso. Rientrano nel Life Long Learning perché sono aperti a tutti, studenti e professionisti di tutte le età. Il termine è stato coniato nel 2008 da due professori canadesi, Dave Cormier e Bryan Alexander.

Quanti sono i MOOC disponibili? Circa 100 erano i MOOC offerti nel 2012 e quasi 700 nel 2013 (una media di 2 nuovi MOOC offerti ogni giorno). In totale più di 1200 corsi annunciati.

La crescita dei MOOC. (Fonte: class-central.com)

Tanti sono gli atenei coinvolti: 345, le Università elencate sul sito Mooc-list.com, mentre secondo Class-Central.com sono circa 200. Coursera rimane ancora di gran lunga il maggior fornitore (con quasi la metà di tutti i MOOC offerti), ma la distribuzione si allarga man mano che entrano nuovi operatori sul mercato.

A giugno 2012 oltre 1,5 milioni persone si sono registrate per corsi online attraverso Coursera, Udacity e edX. Circa un anno dopo, a marzo 2013, solo Coursera aveva registrato circa 2,8 milioni di studenti. Secondo la Babson Survey Research Group, le iscrizioni ai corsi online sono aumentati del 29% tra il 2010 e il 2013 per arrivare a un totale di oltre 6,7 milioni.

Quanto costa frequentare o realizzare un MOOC

Come appena accennato i MOOC sono gratuiti, o meglio hanno quasi tutto un modello di business freemium, anche se questo aspetto sta diventando sempre più sfumato ed è in rapida evoluzione. Il tempo e gli investimenti necessari per realizzare un corso sono notevoli: nel 2013 Chronicle of Higher Education ha intervistato 103 professori che hanno insegnato in un MOOC: sono necessarie più di 100 ore per progettare il corso, investimento pari a 25 mila dollari , 8-10 ore a settimana da dedicare durante il corso.

Le Università che decidono di sviluppare MOOC e di offrirli attraverso queste piattaforme, generalmente lo fanno per tre principali ragioni. In alcuni casi si tratta di un’iniziativa di marketing finalizzata a far conoscere il proprio brand in giro per il mondo. In altri casi, più infrequenti, le università decidono di sostituire alcuni dei loro corsi tradizionali con dei MOOC sviluppati da esse stesse o addirittura offerti da altre università, con l’intento di contenere i costi di erogazione e docenza. Infine, l’offerta di MOOC avviene con l’obiettivo diaumentare i ricavi delle Università. Esistono delle piattaforme – quali per esempio Coursera – che rilasciano un certificato a pagamento che testimonia il superamento del corso a quegli studenti che sostengono, comunque in modalità online, un test di valutazione. Considerato il numero di studenti in gioco, si tratta di valori assolutamente non trascurabili.

Certificazioni

Coursera e edX, come abbiamo appena accennato, offrono due livelli di certificazioni, uno libero e uno a pagamento. Le certificazioni gratuite sono attestati d’onore che non verificano la nostra identità. I certificati verificati, invece, richiedono l’utilizzo di una webcam e un documento d’identità per confermare la nostra vera identità e che siamo stati noi a eseguire il lavoro.

I certificati verificati di Coursera, disponibili solo per alcuni corsi, sono chiamatiSignature Track e costano di 40 ai 50 dollari. La versione di edX è chiamataVerified Certificate of Achievemen, disponibile solo per alcune classi, e il costo di solito va dai 50 ai 100 dollari. Coursera e edX hanno entrambi un terzo livello di certificati che si possono ottenere completando una serie di classi su uno stesso argomento. Udacity, invece, non offre più certificazioni gratuite, ma solo certificazioni a pagamento, solo per alcuni corsi e con prezzo variabile.

Metodo di apprendimento libero o guidato

Non tutti i MOOC hanno una data d’inizio. Alcune classi seguono il metodo dell’auto-apprendimento e sono così sempre accessibili, consentendo di iniziare e finire quando si vuole lavorando con il proprio ritmo. Questo è il modello che seguono i corsi di Udacity, permettendoci di iniziare oggi qualsiasi corso. L’aspetto negativo di questo tipo di corsi è che in genere ci sono meno studenti attivi per interagire nel forum. Per lo stesso motivo è improbabile che anche l’insegnante stia partecipando attivamente.

La maggior parte dei MOOC, però, ha una data d’inizio e fine ed è accessibile solo in un determinato periodo. Si possono seguire i corsi nel momento della giornata o della settimana che preferiamo, ma entro un certo limite: ci sono scadenze occasionali per le consegne dei lavori, e alla fine la classe finirà e le luci si spegneranno. I MOOC di Coursera e edX seguono questo modello (solo recentemente Coursera ha messo a disposizione alcuni specifici corsi in modalità self-paced). Solo una parte, quindi, dei loro corsi a catalogo è attivo in un dato momento. Sono certamente più impegnativi e richiedono un impegno di 5 o 6 ore a settimana. Il vantaggio di questo modello è che ci sono migliaia di compagni di corso con cui confrontarsi da tutto il mondo, e gli insegnanti spesso mandano aggiornamenti settimanali via email e sono molto più attivi sui forum. Il rovescio della medaglia è che si può dover aspettare mesi per l’inizio di un corso a cui siamo interessati, e non è sempre detto che saranno offerti nuovamente.

Tipologia dei corsi in catalogo

Nel 2011 i corsi proposti erano per lo più concentrati nella categoria Informatica/Ingegneria. Oggi, invece, i corsi umanistici sono diventati la categoria più offerta.

Formazione post-laurea e numero di MBA online

Nella formazione post-laurea il fenomeno dei MOOC e dei corsi erogati interamente in modalità distance learning sta, invece, facendo registrare una diffusione più lenta. Questo si spiega con il fatto che – nel caso dei percorsi MBA ed Executive MBA – diventa fondamentale acquisire competenze soft, legate per esempio alle capacità di negoziazione, leadership, gestione dei team, e sviluppare network di relazioni interpersonali. Le business school di tutto il mondo stanno però incrementando l’offerta di Master in distance learning, affiancando il loro uso a momenti di interazione face-to-face, pensati per trasferire agli allievi le forme di conoscenza tacita sopra citate. Il Financial Times Ranking 2013 degli Online MBA contiene 66 programmi in formato distance learning con queste caratteristiche.

Il MIP, la Business School del Politecnico di Milano, per citare un esempio nostrano, ha deciso di dare una risposta alle esigenze di molti studenti sempre meno possibilitati a essere presenti fisicamente a causa delle esigenze di lavoro, sviluppando un innovativo formato di Executive MBA, il Flex EMBA, che consente di acquisire le medesime competenze, di costruire lo stesso network di relazioni e di ottenere lo stesso diploma dei formati Executive MBA tradizionali, beneficiando però della massima flessibilità e compatibilità assicurate dalle più moderne tecnologie digitali. Il Flex EMBA, in partenza il prossimo autunno, permette agli allievi di scegliere da dove seguire le lezioni, come fruire i contenuti, quando frequentare i corsi, costruendosi così un’esperienza formativa personalizzata. Per la prima volta in Italia, un percorso Executive in cui l’esperienza formativa si adatta all’agenda di lavoro degli allievi e ai loro impegni familiari e non viceversa.

Quale scegliere?

Udacity

Come abbiamo detto parlando del metodo di apprendimento, la caratteristica principale dei corsi proposti da Udacity è il fatto di poter iniziare quando vogliamo, non dobbiamo aspettare che il corso che ci interessa inizi. Non avendo neppure un termine possiamo seguirli a seconda del nostro ritmo e del tempo disponibile, è perfetto quindi per uno studente autodidatta. Mette a disposizione molti corsi dedicati alla programmazione e all’informatica, ponendo molta attenzione anche alle competenze necessarie sul posto di lavoro.

I corsi sono fruibili anche attraverso l’app, disponibile sia per iOS e Android. Tra gli aspetti negativi, invece, quelli di non rilasciare più certificati gratuiti, di avere comunità più piccole e dover studiare da soli a meno di non aderire alla versione Premium.

Non è adatto a chi tende a procrastinare o abituato a lavorare per scadenze.

edX

Fondata dal MIT di Boston e dall’Università di Harvard, edX è una piattaforma che fornisce corsi gratuiti e recentemente, in collaborazione con Google, ha creato il portale mooc.org, con l’obiettivo di diventare il maggiore contenitore di MOOC. Offre la possibilità di ottenere certificati gratuiti non verificati, grandissima offerta di corsi realizzati dalle più interessanti e prestigiose università partner, soprattutto per tutto ciò che riguarda scienza e medicina. Offre anche la possibilità di ottenere certificati d’onore verificati a pagamento. Non è possibile frequentare i corsi via app, e non tutti i corsi sono della stessa qualità.

Coursera

È la piattaforma con la migliore usabilità e il più vasto catalogo, che ho avuto modo di testare frequentando le prime lezioni di Dino 101: Dinosaur Paleobiology. Per ogni corso viene fornito un certificato di frequenza non verificato e ha un ottimo forum di discussione. Alcuni corsi sono offerti in più di una lingua, e spesso i video hanno i sottotitoli in inglese. Disponibile l’app per iOS, Android. Offre la possibilità di ottenere certificati d’onore gratuiti, verificati a pagamento, e certificati di secondo livello per corsi specializzati. Tra gli aspetti negativi il fatto che alcuni corsi sono troppo strutturati: bisogna andare al ritmo del professore nel momento in cui rilascia i video e assegna i compiti. Come per edX non tutti i corsi hanno la stessa qualità. A volte è necessario aspettare un bel po’ affinché il corso desiderato venga reso attivo.

Canvas Network

Piattaforma MOOC fondata da Instructure, compagnia americana che produce software didattico, su Canvas è possibile trovare anche MOOC non organizzati dal Network e non tutti i gratuiti. Variegata l’offerta di corsi sia in termini di argomenti sia di formato, e come Coursera e edX si possono trovare corsi organizzati non solo da università ma anche da istituzioni, come nel caso di Doing Journalism with Data, organizzato da European Journalism Centre, che sto tentando di seguire.

Ancora il catalogo non è amplissimo, non ci sono molti corsi attivi, attualmente una ventina, altri in via di partenza. Il metodo di studio è simile a quello di Coursera e edX, una volta partito il corso ci si può organizzare secondo i nostri tempi, tenendo presente che dovremo consegnare tutti i lavori richiesti entro la data di chiusura del corso oltre alla quale non sarà più accessibile. Offre la possibilità di interagire con i professori e gli altri studenti attraverso un forum. Generalmente per tutti i corsi è previsto un quiz finale, superato il quale viene rilasciata una certificazione di frequenza.

FutureLearn

Piattaforma MOOC fondata a dicembre 2012 da una società interamente controllata dalla Open University britannica a Milton Keynes, in Inghilterra, ha fatto partire il primo corso solo a settembre 2013. A oggi conta circa 40 Università partner quasi tutte UK, recentemente si sono aggiunte il Trinity College di Dublino e la Monash University in Australia, e alcune istituzioni come il British Council, la British Library e il British Museum. I corsi sono rilasciati uno alla volta, e sono accessibili da smartphone, tablet e desktop. La piattaforma è ancora in fase beta e lo sarà per tutto il 2014, con i primi corsi si vuole raccogliere feedback sufficienti per poter strutturare al meglio i corsi e ottimizzare la piattaforma. Ogni corso dura dalle 4 alle 6 settimane e nella descrizione c’è sempre scritto l’impegno settimanale richiesto e se alla fine è previsto il rilascio di un certificato.

iversity

Da Berlino arriva iversity – piattaforma per MOOC creata nel 2011 – che offre corsi gratuiti e aperti a tutti, e si rivolge sia a studenti sia a professori. Avendo sede in Europa, è in grado di sfruttare l’European Credit Transfer System: le istituzioni partner hanno così l’opportunità di offrire esami che rilasciano crediti ECTS, ed è l’unica piattaforma MOOC a offrire questa possibilità. Iversity per fornire i propri corsi lavora direttamente con i professori. La maggioranza dei corsi è svolta in inglese o tedesco, ma ce ne sono anche in russo e italiano, e ulteriori altre lingue stanno per essere introdotte. iversity.org ha lanciato ufficialmente la sua piattaforma nell’ottobre 2013, con 24 MOOC e oltre 100mila utenti. L’obiettivo per il 2014 è quello di avere 1 milione di utenti e oltre 100 corsi.

A differenza delle piattaforme Mooc negli Stati Uniti, iversity non si concentra sulle università d’elite, ma piuttosto sul campo di studio e la qualifica didattica di ogni docente. La struttura dei corsi, invece, è simile a quella dei corsi di Coursera o Canvas Network: i corsi possono essere seguiti, dunque, da remoto, ma per il rilascio dei crediti ECTS l’esame finale deve essere sostenuto nel rispettivo campus universitario dal quale vogliamo farci assegnare i crediti. Tutti i partecipanti, comunque, ricevono un certificato di frequenza dopo aver completato con successo un corso. Dettagli e condizioni variano a seconda di ogni corso e a seconda di ciò che decide il professore.

[via Wired.it]